Per Joey Evans, la Dakar non è solo una questione di passione, è prima di tutto una storia di determinazione. L’indomito pilota sudafricano ha superato tutte le difficoltà che gli sono piombate addosso dopo un terribile incidente in cui ha perso l’uso delle gambe, lottando con una forza impensabile fino a raggiungere il più incredibile dei traguardi: partecipare alla Dakar.
Dopo gli esordi a ventisei anni, passando dal motocross al freestyle, e successivamente alle gare di enduro e fuoristrada, il passo successivo per un motociclista entusiasta come Joey era prevedibile: correre la più devastante e seducente competizione motoristica del mondo, la Dakar.
Ma un giorno maledetto, il 13 ottobre 2007, ha bruscamente messo un freno alle ambizioni del pilota sudafricano che, proprio in sella a una moto, ha subito un gravissimo infortunio da cui è uscito paralizzato dalla vita in giù.
Gli specialisti, inizialmente, avevano spento in lui ogni speranza dichiarando che non sarebbe mai più stato in grado di recuperare l’uso delle gambe. Ma la decisione di sottoporsi a un intervento chirurgico alle vertebre T8 e T9 per stabilizzare la schiena e tentare di alleviare la pressione che gravava sul midollo spinale, gli ha riacceso una flebile speranza dandogli una chance del 10% di tornare a camminare. Una probabilità alquanto esigua, ma sufficientemente grande da risvegliare la fiducia in Joey, e farlo tornare a focalizzarsi sulla Dakar, incoraggiato anche da un piccolo guizzo del dito di un piede, e da un debole movimento della caviglia nelle settimane successive.
Nel corso dei mesi, la forza motivazionale di Evans si è rivelata talmente grande che, due anni dopo l’incidente, il sudafricano era nuovamente su una moto. Traballante in un primo momento, ma terribilmente determinato. I progressi – grazie a una durissima e costante attività di fisioterapia, in cui Joey ha lavorato molto anche sulla forza e l’equilibrio – gli hanno permesso di sviluppare gradualmente la muscolatura necessaria a tornare in sella. Quello che sembrava impossibile stava diventando lentamente una realtà.
Ci sono voluti dieci anni ma, lo scorso gennaio, Joey ha vinto definitivamente la sua battaglia, riuscendo non solo a schierarsi sulla linea di partenza della Dakar 2017, ma arrivando al traguardo di Buenos Aires: un obiettivo che ha rappresentato, per lui, molto più di una vittoria. Mai come in questo caso, la Dakar è stata un invito a vivere intensamente, rifiutando di arrendersi a ciò che sembrava un destino ineluttabile, ma accettando di sfidare i propri limiti oltre l’immaginabile.
Il sudafricano Joey Evans, a quarantun anni, incarna lo spirito indomabile di chi osa sognare. Grazie alla sua immensa forza d’animo che gli ha fatto superare i momenti più bui e laceranti incontrati nel cammino di recupero, ha conseguito un obiettivo che ha comportato uno sforzo sovrumano, compiendo un’impresa apparentemente folle. L’avventura di Joey Evans dimostra ancora una volta che le vittorie più belle sono quelle sudate, e che le migliori storie sono fatte di sconfitte e di rivalse.