Il recordman Alvaro Cecotti al Pink Jersey 1931 di Milano

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Lo scorso 17 giugno Alvaro Cecotti, 81 anni, ha vinto una grande sfida con se stesso. Con il supporto di amici e sostenitori, si è presentato al Velodromo Fassa Bortolo di Montichiari e ha pedalato per 60 minuti. Il suo obiettivo era più che mai ambizioso: stabilire il nuovo record italiano dell’ora su pista over 80. La sua inflessibile forza motivazionale gli ha permesso di centrare in pieno l’obiettivo, compiendo 134 giri di pista con una media di 33,517 chilometri orari.

Una prova che ha attirato l’attenzione di medici e preparatori sportici che, dopo aver seguito Alvaro nel corso del suo allenamento, si sono dati appuntamento ieri per raccontare, di fronte a un ampio pubblico, quali sono state le fasi preparatorie che hanno portato all’eccezionale impresa, e vedere proiettato in esclusiva il video-documento realizzato da RED Live e dedicato interamente alla sfida.

Neanche la location della serata è stata lasciata al caso. Il milanese Pink Jersey 1931 è un cycling café dedicato agli amanti della bicicletta e fondato da Learco, Carlo e Attilio Guerra, eredi di Learco Guerra, primo vincitore della maglia rosa, meglio conosciuto dagli appassionati con il soprannome di locomotiva umana.

Luogo azzeccatissimo per ripercorrere l’eroica avventura del recordman, che ha dichiarato: «Sinceramente non penso di aver fatto niente di così eccezionale. Ho la fortuna di essere ancora in salute, ma ho anche cercato di mantenere uno stile di vita piuttosto moderato senza eccedere in niente, ma neppure esagerare con diete o limitazioni. Fare sport in modo regolare e con criterio mi fa sentire in forma e mi passa energia che trasformo in motivazione per migliorare la prestazione o, comunque, mantenerla. Più che ai sigilli e ai riconoscimenti punto a invogliare i miei coetanei e chi si avvicina all’età della pensione a non cedere alla vita sedentaria e lasciarsi andare. Io oggi vado più forte in bicicletta di quando avevo sessant’anni. E la malattia che ho affrontato ai sessantacinque anni mi ha rafforzato la mente. Se la salute mi assisterà ancora, il mio progetto non finirà qui».

Un risultato che non ha emozionato solo il protagonista, ma ha reso orgoglioso anche chi ha lavorato al suo fianco per il perseguimento dello scopo. Molto soddisfatto sicuramente Gabriele Gallo – studente di Scienze Motorie presso l’Università degli Studi di Milano e collaboratore del Dottor Luca Pollastri, medico specialista che ha seguito Alvaro lungo tutto il percorso – che ha confessato: «Quando abbiamo ricevuto la chiamata di Alvaro eravamo titubanti ma anche molto curiosi, si trattava di una sfida davvero incredibile. Ciò che ha portato Cecotti alla conquista di questo record è senza dubbio la sua forza mentale. Il caldo all’interno del Velodromo era davvero soffocante ma, grazie alla sua motivazione e alla sua perseveranza, il corridore è riuscito a siglare un risultato davvero sorprendente. Non sappiamo se in futuro qualcuno ripeterà un’impresa di questo genere, in ogni caso sia io che Luca siamo entusiasti di aver supportato Alvaro a compiere la sua sfida».

Alvaro, visibilmente orgoglioso, si è goduto il momento, anche se è chiaro che alla gratificazione preferisce l’allenamento: pare, infatti, che si stia già organizzando per presentarsi tra qualche anno nella categoria over 85 anni…

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