«Ho scelto la Delta perché è l’auto che mi ha fatto innamorare delle auto. Avevo sette anni e mio papà possedeva una splendida Giallo Ginestra. Non so perché, ma mi sentivo speciale». Eugenio Amos vive di passione, nostalgia e sensazioni. Costruisce auto utilizzando telai di modelli del passato, rifacendole completamente sia nella meccanica sia in alcuni dettagli di carrozzeria.
È ciò che ha fatto con il progetto Lancia Delta Futurista, una Delta restomod che verrà prodotta in venti esemplari a circa trecentomila euro l’uno.
La meccanica è stata aggiornata con il 4 cilindri 2 litri turbo benzina della vecchia Lancia Delta Integrale, che ora eroga oltre 330 cavalli. Il cambio di serie a 5 marce è stato rinforzato e i differenziali revisionati.
L’abitacolo, tutto in Alcantara e moquette, presenta dettagli originali, come il pulsante levati sulla razza destra del volante, che accende gli abbaglianti. La consolle centrale è completamente nuova, mentre la strumentazione conserva la configurazione classica. I sedili, firmati Recaro, sono adattabili alla schiena del guidatore.
Ma Eugenio Amos ai numeri preferisce i valori trasmessi dalla Lancia Delta, un’auto pura, analogica, grezza ed essenziale. È servito tanto lavoro per eliminare tutto il superfluo e portare alla luce solo ciò che conta davvero per lui.