e-Bulli

Volkswagen si è messa al lavoro su un prototipo che trasforma il T1, icona degli anni Settanta su quattro ruote, in un veicolo elettrico

Articolo di Carlo Mandelli

Guidare contemporaneamente negli anni Settanta e anche nel futuro. Prima con i Jefferson Airplaine che suonano nelle casse e poi, con una musica che ancora deve essere scritta. Ma viaggiare, viaggiare sempre. Impossibile, forse, ma forse no, se la visione è quella di unire un’icona degli anni del flower power e dintorni come il Volkswagen Bulli, con quello che potrebbe essere uno degli sviluppi del muoversi su quattro ruote del futuro, ovvero l’elettrico.

Volkswagen 1

Volkswagen Samba T1. Il punto di partenza per il prototipo e-Bulli.

Una visione tutta…elettrica!

In Volkswagen pare che questa visione l’abbiano presa sul serio. Tanto da spingere ingegneri e designer della Casa tedesca a formare un team di esperti in sistemi di trazione che si sono seduti al fianco di eClassics, azienda specializzata nella conversione di auto elettriche. Come base per realizzare il prototipo dell’e-BULLI del futuro, il team ha puntato su un pulmino Samba T1 prodotto ad Hannover nel 1966, che ha circolato sulle strade della California per mezzo secolo prima di essere destinato alla conversione. Un punto era chiaro fin dal principio: l’e-Bulli doveva essere progettato per essere un T1 su cui poter utilizzare gli attuali componenti di propulsione elettrica della Casa tedesca. Sull’e-Bulli, il motore boxer a quattro cilindri ha infatti ceduto il posto a un motore elettrico Volkswagen da 83 cavalli. Un motore che sviluppa una potenza quasi doppia rispetto al tradizionale boxer.

un concept innovativo per l’e-Bulli

Assieme al nuovo motore elettrico, per il prototipo è stato realizzato anche un concept per gli esterni e gli interni, altrettanto innovativo. I designer hanno minuziosamente modernizzato gli esterni del veicolo, che sono ora verniciati con una nuova tinta bicolore. Fuori, la trasformazione in un modello contemporaneo si nota anche da una serie di dettagli, come i nuovi fari a LED rotondi con luci diurne. Sulla parte esterna del posteriore sono poi stati inseriti anche degli indicatori di carica, sempre a LED. Segnalano al conducente la quantità di energia ancora disponibile nella batteria agli ioni di litio, non appena si avvicina all’e-Bulli.

e-Bulli particolare fari LED

I nuovi fari a LED rotondi con luci diurne.

Guardando attraverso i finestrini si nota qualche altra piccola differenza rispetto al modello originale. A partire dai sedili in abbinamento con il colore carrozzeria, la leva del cambio automatico all’interno di una consolle che ospita anche il tasto start/stop per il motore elettrico, oltre al pavimento per il quale si è fatto ricorso al legno massiccio in stile barca. Modificata anche la plancia con il nuovo tachimetro. Ispirato all’originale, integra ora un display a due righe e che rappresenta l’anello di congiunzione con l’era moderna. Il display digitale nel tachimetro è invece analogico.

e-Bulli interni

Sedili in abbinamento con il colore carrozzeria e la leva del cambio automatico all’interno di una consolle.

nuovo bulli, nuovo woodstock…

Del futuristico prototipo non sappiamo certo cosa ne penserebbero un Jimi Hendrix o un Joe Cocker che dal palco di Woodstock ne videro forse tanti di Bulli, parcheggiati in giro, ma non sarebbe da escludere che a un ipotetico nuovo festival di pace, amore e musica, un pubblico di nuovi figli dei fiori (o anche no) sotto al palco potrebbe arrivarci guidando con un rumore diverso. Anzi, praticamente senza nessun rumore.

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