Gabri Pais: "Un buon tatuatore deve viaggiare"

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Tra gli ospiti della prossima Tattoo Expo, a Pistoria, c’è Gabri Pais. La sua ispirazione? I grandi tatuatori prima di lui, i libri e… i viaggi

Gabri Pais

Il tatuaggio è arte. Punto. Il tatuaggio dovrebbe essere studiato come materia nelle Accademie. Il tatuaggio è diventato parte integrante della cultura del nostro Paese; un settore professionale in evoluzione e in continuo miglioramento. Tatuatori riconosciuti come artisti e maestri del tatuaggio diventati in poco tempo dei punti di riferimento a livello internazionale per bravura e originalità.

L’ultima tattoo convention sarà a Pistoia, nella città capitale della cultura italiana per il 2017, e si chiama Pistoia Tattoo Expo. La location è La Cattedrale (ex Breda), antica fabbrica di costruzione treni, oggi centro espositivo della città e chi scrive è l’organizzatore di questo evento. Riders ne sarà media partner.

Gabri Pais invece sarà uno dei partecipanti dell’evento. È un artista cagliaritano, il suo stile realistico ha conquistato tutto il mondo, facendogli vincere il primo premio nel Black & Grey al MONDIAL DU TATOUAGE, una delle manifestazioni più famose al mondo.

Gabri Pais, come hai iniziato il tuo percorso da tatuatore e hai mai avuto un punto di riferimento, un modello da seguire in questo settore?

Quando ho iniziato a tatuare non mi interessava particolarmente, mi regalarono un kit base e da lì ho iniziato a rovinare qualche amico senza tante pretese. La passione è arrivata solo dopo un paio d’anni, poi è cominciato davvero tutto.

Tutti i tatuatori nella loro carriera artistica hanno un momento di svolta, ovvero quel momento in cui capisci realmente cosa fare e che strada seguire. Qual è stato il tuo?

Sicuramente per me è stato quando ho visto lavorare Matteo Pasqualin. Gli chiesi di tatuarmi alla Convention di Cagliari. Pur facendo lo stesso genere abbiamo un modo molto diverso di affrontare un lavoro; per me è stato ed è tuttora molto importante vederlo lavorare.

La Sardegna ha nelle sue città ottimi esponenti del tatuaggio isolano. Cita qualche nome di qualche tuo collega che stimi e qualche upcomers da tenere sott’occhio.

Ho una reputazione da odioso da mantenere, quindi ti dico che io tutto questo talento non lo vedo. A parte gli scherzi preferisco non offendere nessuno e di astenermi dal rispondere. Quelli che stimo lo sanno già, chi legge invece dovrà impegnarsi per notarli da solo!

Qual è stata la richiesta più bizzarra da parte di un cliente?

Da poco in studio ci hanno chiesto se è possibile tatuare usando il cioccolato al posto dell’inchiostro. Non aggiungo altro.

Quale è stata la soddisfazione più grande a oggi della tua carriera di tatuatore?

Tatuare colleghi che ammiro è di gran lunga la cosa che mi rende più fiero! È il modo più sincero per dimostrarmi stima e farmi capire che sto facendo qualcosa di buono. Più di tutto il resto, dei complimenti di circostanza e degli eventuali premi alle convention.

Per fare questo lavoro ci vuole tanta passione e dedizione. Cosa diresti a un ragazzo/a che vuole avvicinarsi a questo mondo?

Gli direi di non iscriversi a scuole di tatuaggio, di non sentirsi mai un artista e di leggere e viaggiare tanto.

Ci vedremo il 19/20/21 Maggio a PISTOIA TATTOO EXPO. Cosa ti aspetti da questa convention?

Di rubare il più possibile da tutti i tatuatori bravissimi che ci saranno.

A cura di Ricardo Garcia Baez

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