Libri: abbasso Cognetti, leggete Sumel

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Per la rubrica dedicata ai libri, Lorenzo Monfredi consiglia Matt Sumel, “Cerca di stare calmo”. Meno entusiasmo per il bestseller di Paolo Cognetti, “Le otto montagne”

Non sempre i libri famosi sono anche bei libri: secondo Lorendo Monfredi, il caso editoriale di Paolo Cognetti nasconde un bluff. Anche seno noto, “Cerca di stare calmo” è decisamente più interessante.

DA NON LEGGERE

Paolo Cognetti Le otto montagne Einaudi

UNA NOIA BEN SCRITTA

Viene da chiedersi: cosa porta un romanzo ambientato per il 90 percento nella Valle Grana, in provincia di Asti, a essere tradotto in Grecia, Estonia, Stati Uniti e altri 27 paesi?

Le otto montagne, edito da Einaudi, è il cavallo sicuro su cui puntare come primo posto allo Strega. Narrazione in prima persona, scenari naturali dominanti e giganteschi, piccoli scazzi familiari che interferiscono con la crescita del protagonista, Pietro, che per entrare nel vivo della storia racconta la sua infanzia.

Famiglia mediobroghese veneta trapiantata nella Milano anni 70, quella dell’espansionismo edilizio che offriva lavoro alle masse di terùn. I Guasti hanno la passione per la montagna, per la natura, per le pietraie e gli alpeggi e i ghiacciai perenni delle cime affilate e immense. Papà Chimico, mamma Assistente Sociale. Decidono di affittare dunque una casupola a Grana, paese di 18 abitanti, tutti rispondenti al cognome Guglielmina. Ci vanno d’estate.

Camminate nei boschi, scalate, chiacchiere notturne nei rifugi d’altitudine bevendo vino e cantando i cori della Grande Guerra.

Perché questo romanzo viene celebrato come il caso editoriale italiano?

Ho letto tutto, rivedendo anche alcuni passaggi chiave. Ho riletto l’episodio causa-effetto che ha reso il signor Giovanni quello che è, una persona irascibile, in conflitto col mondo ma molto emotiva. I difficili rapporti sentimentali del protagonista, la sua perenne insoddisfazione. Insomma, c’è stata una lettura attenta. E ancora nulla. Non capisco perché venga celebrato come il nuovo capolavoro italiano. Le otto montagne è un romanzo ben scritto, a tratti noioso ma mi ha lasciato senza emozioni. Nada. Prestazione relativa. Nient’altro che questo. È un boh!

DA LEGGERE

Matt Summel Cerca di stare calmo Einaudi

UN GIOVANE HOLDEN INCAZZATO

libri matt sumell cerca di stare calmoAlby è un trentenne a cui è morta la mamma di tumore. Vive a Long Island e va spesso a bere al Wharf, dove tipo si diverte a scazzottarsi con altra gente. Alby dicono sia cattivo.

Alby è il protagonista della raccolta di racconti slegati e stupidi di Matt Sumell, un americano che non so nemmeno quanti anni abbia ma con cui vorrei passare almeno un mese condividendo un monolocale soppalcato a Bensonhurst, NYC, o a South Boston. Cerca di stare calmo, Einaudi, è uscito a marzo 2016 e l’ho beccato a caso in una Feltrinelli.

Apro il libro e leggo:

«È che secondo lei pentole e padelle nella lavastoviglie non ci vanno, allora le ho fatto notare che nella lavastoviglie c’è proprio un coso apposta per le pentole e le padelle, guarda, sta proprio lì, aprili quei cazzo di occhi».

Qui a parlare è ovviamente Alby, che sta cercando un appiglio per giustificare il pugno che ha appena tirato sulle zizze della sorella. Elenca addirittura sette punti a suo favore. I primi tre sono questi:

1) ha cominciato lei. So che è infantile, però…

2) quando due fratelli adulti tornano nella casa dove sono cresciuti, spesso regrediscono a comportamenti infantile

3) lo status di sorella vince quello di femmina. Le sorelle come femmine non contano.

Alby è anche molto sensibile e affezionato alle cose rotte, in difficoltà

Come quando trova Gary, un pennuto appena nato che non ha nemmeno una piuma addosso. Alby si convince che Gary sia un falco, o comunque un uccello predatore di quelli cazzuti. Lo cresce, gli fa una pappetta di uova sode, purea di mele e patè per gatti in modo tale da farlo mangiare, lo coccola, gli costruisce una voliera. Il padre pensa che Alby stia diventando pazzo.

Su altre recensioni, Alby viene paragonato a Holden Caulfield. Mah. Io amo quel deficiente di Holden che non riesce nemmeno a farsi una escort in un rozzo albergo newyorkese, ma Alby, se beccasse Holden con indosso quel ridicolo cappello da cacciatore, probabilmente lo coglionerebbe a vita fintantoché Holden non reagisse per poi storpiarlo e lasciarlo morto a terra, mezzo dissanguato. Oppure, Alby capirebbe lo spirito lesionato screziato di Holden e diventerebbero amici.

Il critico Gian Paolo Serino ha detto che i romanzi moderni sono dei tavor, degli xanax sostitutivi. Ha ragione. I libri ti intorpidiscono e fanno sì che il livello di scrittura comunemente ritenuto TOP sia en realidad merdoso. Per fare i nomi: stiamo parlando di Antonio Scurati e Alessandro Piperno. Ma grazie a Dio ogni tanto intercettiamo qualche straniero da tradurre e osannare, come Sumell.

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