Norifumi Abe, storia di un samurai

  1. Home
  2. News
  3. Norifumi Abe, storia di un samurai

Norifumi Abe è stato uno dei primi a mettere in mostra una guida unica: busto eretto, derapate, virgole nere sull’asfalto. A fermarlo, un terribile incidente; ma per molti (compreso Valentino Rossi) rimane un mito

Norifumi Abe, storia di un samurai

Norifumi Abe non è stato il più veloce o vittorioso tra tutti i piloti giapponesi; ma sicuramente è stato il prototipo del vero pilota Rock. Vince, come più giovane pilota della storia, il campionato 500 Giapponese del 93 a soli 18 anni. Questa prestazione gli consente di fare la wild card nella gara di casa del 94.

Quella gara vide nascere una stella perché questo sconosciuto pilota di casa si permise di lottare per la vittoria contro piloti come Schwantz, Doohan, Kocinski e Cadalora. Almeno fino a due giri dalla fine, quando scivolò lasciando via libera a Schwantz. Prima di cadere fu protagonista di duelli e sorpassi mozzafiato che nessuno si aspetta da un giovane.

Un pilota conteso

Mette subito in mostra una guida particolarissima,data dalla sua notevole altezza, con il busto eretto e la capacità di uscire dalle curve con gigantesche virgole nere e vistose fumate della ruota posteriore. Queste furono le caratteristiche che spinsero Kenny Roberts a ingaggiarlo per le due stagioni successive. Subito a podio nel 95 e prima vittoria nel 96 dove terminò quinto assoluto.

Passò poi al team Rayney (suo ex compagno di squadra); quindi al team D’Antin con il quale conquistò altre vittorie e podi. Poi il passaggio in SBK, il ritiro e dopo il ritiro, il terribile incidente del 2007: un camion compie una criminale inversione a U e Abe, sullo scooter non ha potuto evitarlo.

Un samurai

Ma nel paddock ha lasciato un segno indelebile per la sua personalità. Lo stesso Valentino Rossi rimase talmente colpito da questo Samurai da farsi chiamare Rossifumi proprio in onore di Abe e dedicargli il Mondiale vinto nel 2008 in Giappone.

Norifumi impresse il suo stile sia in pista sia fuori; si distingueva da tutti gli altri piloti per un look ricercato ma non ostentato e curato in ogni dettaglio. Dalla tuta, al casco sempre impeccabili e di design modernissimo al nick name Norick stampato con caratteri in stile manga. Capelli con tagli super trendy e vestiti e scarpe ispirati alle ultime tendenze della moda Giapponese o Italiana.

Leggeva tantissimo e non solo di moto; il suo Motorhome era pieno di libri, riviste di moda, di tecnologia e musica. Ascoltava solo Sakamoto o classic rock per completare un quadro di stile tra i più originali mai visti in un paddock.

Gentilissimo e disponibile, ha vissuto la sua esperienza nelle corse con il sorriso e una guida che lo rendeva unico e distinguibile. Abe è stato il primo a portare in prova e gare le derapate di potenza con queste fumate azzurre e un controllo delle sbandate impeccabile e stupefacente; resta il pilota spettacolo per eccellenza.

Esercizi per i motociclisti: ginocchia al petto
Contributors

Potrebbe interessarti…

Menu