In tema di orologi, la lotta si gioca sul filo delle novità. E così Christophe Claret punta tutto sul controllo della carica residua; Panerai, invece, vi solleva dalla manutenzione
CHRISTOPHE CLARET MAESTRO
Questo modello è perfetto per chi vuole avere sempre tutto sotto controllo: oltre alle consuete lancette, ha un indicatore di carica residua
Il calibro meccanico degli orologi è una sorta di micro-motore e, come tutti i propulsori, è dipendente da una fonte di energia. Il suo refueling avviene in due modi: con un semplice movimento del polso (per gli automatici) oppure con una volontaria rotazione della corona (per i manuali).
Entrambe hanno il compito di caricare una molla che, alla stregua del carburante, è contenuta in un serbatoio chiamato bariletto ed è pensata per cedere gradualmente la sua forza agli ingranaggi che muovono le lancette.
Tutto sotto controllo
Va da sé che rilasciando la sua energia la molla tende naturalmente a scaricarsi; per questo essere a conoscenza del combustibile residuo è un ottimo modo per non ritrovarsi di colpo a secco. Così, come in ogni strumentazione che si rispetti, anche in alcuni quadranti è possibile identificare un indicatore dedicato, quello della riserva di marcia.
Una complicazione orologiera utile e non scontata. Mutuata idealmente dal mondo dei motori e fedelmente ripresa, seppur in scala ridotta, nella forma oltre che naturalmente nella funzione.
- Christophe Claret Maestro Cassa da 42 mm in Titanio Grado 5, movimento a carica manuale con riserva di marcia di 168 ore. Prezzo: 68.000 Chf + tasse
OFFICINE PANERAI
Innovativo e geniale. La manifattura di origini fiorentine riscrive i principi della meccanica, con un modello sensazionale, dotato di movimento senza lubrificazione
Gli orologi meccanici, automatici o manuali, necessitano periodicamente di un cambio d’olio. E consuetudine vuole che tale tagliando venga effettuato ogni 4/5 anni. Tutto ciò per qualcuno potrà rappresentare una banalità, per qualcun altro, al contrario, un’autentica rivelazione; per altri ancora, la presa di coscienza (tardiva) del perché di un repentino grippaggio e arresto del vostro orologio.
Si parla di oli speciali, naturalmente; costosissimi, altrettanto naturalmente, perché pensati per ridurre al minimo gli attriti (a tutto vantaggio della costanza di marcia e della precisione) di un oggetto potenzialmente in funzione 24 ore al giorno 365 giorni l’anno. Oli che oggi potrebbero finire stoccati in una latta destinata a diventare vintage su uno scaffale.
Bye bye olio
Merito o colpa del Laboratorio di Idee di Officine Panerai. Con il nuovo LAB-ID ha spazzato via secoli di storia orologiera grazie a un calibro che non richiede alcuna lubrificazione. Una rivoluzione fondata sulle proprietà meccaniche dei composti di carbonio (autolubrificanti o con lubrificazione a secco), talmente radicale ma al tempo stesso illuminata da aver spinto la manifattura a estendere la garanzia sul modello addirittura fino a 50 anni.
- Cassa da 49 mm in carbotech, movimento a carica manuale calibro P.3001/C con 72 ore di riserva di marcia. Quadrante in nanotubi di carbonio. In soli 50 esemplari.
A cura di Diego Tamone