Ha attraversato sei generazioni ritagliandosi un posto d’onore nella storia del cinema e, in più di cinquant’anni, Ford Mustang non ha mai smesso di essere un’auto desiderabile. Anche per la capacità di rinnovarsi
Articolo di Carlo Mandelli
Più che un’auto è uno degli emblemi di quello che è stato il sogno americano. Il mito Mustang è nato nel 1964 sotto l’egida del marchio Ford ed è stato pensato fin dal primo bozzetto come una vettura sportiva di classe media. Per poi diventare, con gli anni, una tra le più desiderate di sempre. Vuoi per quel motore 2,8 di di cilindrata adottato fin da subito, vuoi perché è una Mustang e la sostanza è quello che conta: muscoli e poco altro.
Le due face del Joker
Pensata sul pianale della Ford Falcon, già dall’esordio la Mustang viene proposta come auto dalle infinite possibilità di personalizzazione. Una lunga lista di accessori, compresi quelli più sportivi per la trasformazione del cavallo selvaggio in una vera e propria GT. Tra le tante variabili disponibili uscite dalla linea di produzione ci sono la coupé hardtop, ma anche la convertibile, che tanti cuori ha mandato in frantumi, oltre che la fastback.
Sua maestà Carrol Shelby
Tra le più celebri varianti spiccano le Mustang firmate da Carrol Shelby, mago americano delle trasformazioni. La prima è la 350 GT, magari nella versione color panna con le strisce blu che partono dal cofano e arrivano alla coda. La Shelby più famosa e venerata della storia è però forse un’altra, quella GT 390 color verdone, motore V8 da 320 cavalli. Guidata da Steve McQueen nel film Bullit in uno degli inseguimenti cinematografici più famosi di sempre. Argento era invece Eleanor, la GT500 del ladro Nicolas Cage in Fuori in 60 secondi. Sia la Shelby che la Bullit sono anche state riviste in chiave moderna sull’attuale versione di Mustang, arrivata anche in Europa da una manciata di anni.
Le strisce che attraversano tutta l’auto sono la firma di Carrol Shelby
Muscoli esagerati
Attraverso vari restyling e generazioni – compreso qualche passaggio attraverso i Settanta e gli Ottanta che ridimensionò un po’ il fascino di bella e dannata degli esordi – la storia dell’icona di Detroit è arrivata alla sesta serie. Presentata in occasione del suo cinquantesimo anniversario. Lo scorso anno ha debuttato anche la Mustang più potente di sempre, ovvero quella GT500 equipaggiata dal mostruoso V8 da 760 cavalli. Il futuro del marchio sembra andare nella direzione dell’elettrico e prende il nome di Mach-E.
Cobra elettrico
Il DNA di muscle car e sportiva più venduta al mondo non è qualcosa che si può mettere da parte così. Anche di una versione elettrica, infatti, è stata realizzata la rispettiva derivata pompata fino all’eccesso. La body builder con la spina si chiama Mustang Cobra Jet 1400, in onore dell’antenata che alla fine degli anni Sessanta dominava tutte la gare di drag racing. Spinta da un motore a batteria che sviluppa l’equivalente di 1.400 cavalli, con prestazioni fuori dall’ordinario che la spingono a coprire la distanza di 400 metri in meno di 8 secondi.
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