Tra follie e leggende, sei personaggi per un nuovo film sulla Romagna dei motori

  1. Home
  2. News
  3. Tra follie e leggende, sei personaggi per un nuovo film sulla Romagna dei motori

Da Renzo Pasolini a Tatsuki Suzuki, le espressioni più strambe del motociclismo romagnolo raccontate dal regista che ha firmato Il Mago Mancini (Netflix) e che ora lancia una raccolta fondi

 

A sentir parlare il regista, i personaggi di questo documentario sono stati selezionati per delle caratteristiche abbastanza semplici: «Erano i più matti, i più strani che ho mai incontrato in Romagna, nel mondo delle due ruote. Al contempo così puri, folli, romantici, unici e radicali nei loro stili di vita». Un ex pilota di motocross che si preparava praticando yoga e arti marziali, un nostalgico che dedica il suo tempo a curare le tombe dei piloti dimenticati, un diciottenne che sogna di fare lo stuntman su due ruote e si allena ogni giorno in un parcheggio. E altro ancora, fra sogni e leggende, storie e suggestioni. 

Romagna Racing, questo il titolo del progetto, è un documentario in via di conclusione firmato da Jeffrey Zani, che tre anni fa ha portato su Netflix la storia del tecnico che aveva lavorato dietro le quinte degli esordi di campioni come Loris Capirossi, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso: Il Mago Mancini. Questa volta dice di aver fatto l’opposto: «Non viene raccontata una storia intesa come una successione di eventi, né sono presenti delle star dello sport, anche se ci sono delle eccezioni» spiega. «I soggetti sono accomunati dal territorio e parlano di vita e di morte, di Dio, malattie, sogni, sfide. Le motociclette da corsa come mezzo per scoprire e scoprirsi, non come fine».

I protagonisti non sono tutti volti celebri, ma c’è spazio anche per un mito come Renzo Pasolini e per Tatsuki Suzuki, pilota in Moto3 per il team di Paolo Simoncelli, un giapponese trapiantato in Romagna. Per supportare la fase di post-produzione del film è stata attivata una raccolta fondi a questo link. A disposizione dvd, magliette, poster e altro ancora, fino a fine giugno. «Per la distribuzione ufficiale» conclude Zani, «aspettiamo il verdetto dei primi film festival a cui verrà sottoposto il lavoro».

Contromano, questo passa il convento
Contromano, c’è da farsi il mazzo

Potrebbe interessarti…

Menu