Agnellotreffen 2017, il motoraduno invernale più alto d’Italia

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Da un’idea nata per necessità quando, nel gennaio del 2014, un gruppetto di motociclisti è stato costretto a passare la notte in tenda a Pontechianale perché i posti negli alberghi erano esauriti, l’Agnellotreffen è diventato un appuntamento che richiama, oggi, centinaia di audaci viaggiatori su due ruote. Candidato ormai a diventare il concorrente diretto del più grande evento europeo, il tedesco Elefantentreffen, l’appuntamento organizzato sotto il Colle dell’Agnello si è svolto lo scorso weekend, dal 20 al 22 gennaio 2017 a Pontechianale, nel cuneese.

Le Alpi italo-francesi esercitano sempre un grande fascino nei confronti dei motociclisti, ancor di più se si aggiunge la variabile avventura. Le temperature rigide, il vento tagliente, le strade imbiancate, sono stati gli ingredienti che hanno caratterizzano l’Agnellotreffen, dove il freddo intenso e l’entusiasmo della gente hanno dato vita a un ritrovo imperdibile per chi desiderava sfidare le avversità tipiche dell’inverno alpino, accampandosi a 1.615 metri di altitudine.

La logistica è stata opera di Moto Raid Experience – il tour operator delle due ruote noto anche per il moto challenge Gibraltar Race – che ha organizzato una vera e propria festa che ha attirato motociclisti italiani e stranieri, questi ultimi sempre più numerosi, segno concreto che in soli tre anni l’Agnellotreffen ha raccolto consensi positivi riuscendo a incrementare il mototurismo nel cuneese non solo nella stagione invernale, ma anche durante il resto dell’anno:«L’accresciuta fama internazionale dell’Agnellotreffen, oltre ad essere un motivo di orgoglio per l’organizzazione, per le attività e per gli abitanti coinvolti nei giorni della manifestazione – hanno commentato gli organizzatori – è un importante risultato di immagine e promozione per il territorio, ottenuto anche grazie alla collaborazione con ATL, l’Azienda di Promozione Turistica della provincia di Cuneo, e i comuni di Pontechianale e Casteldelfino».

A colorare la Valle Varaita imbiancata, tutte le tende piantate in modo disordinato sul manto nevoso, fumi che si alzavano da falò accesi a ogni angolo, energumeni barbuti vestiti di pelliccia che consumano carne messa a rosolare sul fuoco. La folla che per due giorni ha popolato il raduno era pittoresca e folcloristica, composta di avventurieri che hanno percorso anche migliaia di chilometri per poter essere lì, riscaldati dalla birra e dal vin brûlé che scorreva a fiumi.

In questo villaggio festante è arrivato, dopo un lungo viaggio, anche l’Ambasciatore Internazionale dell’Agnellotreffen Jaf Fernandez, professore dell’università di Navarra che a bordo di una Vespa 300 era partito il 3 gennaio da Pamplona in totale autonomia. Il suo itinerario, tuttavia, non è stato lineare poiché, come punto intermedio di viaggio, Jaf ha scelto di raggiungere Capo Nord. Una tappa insolita da toccare nel periodo invernale, dove il termometro può scendere anche fino a 40 gradi sottozero. Lo scopo del cammino – non certo il primo per Jaf, che ha una lunga esperienza di viaggi in sella alla sua Vespa – è stato sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per lo studio di malattie trascurate per l’Istituto di Salute Tropicale dell’Università di Navarra: «Oltre l’80% della popolazione mondiale soffre di malattie legate alla povertà, e sembra che nessuno se ne preoccupi. I più colpiti sono, purtroppo, i bambini. Le malattie tropicali trascurate stanno isolando chi ne soffre e io spero, con la mia iniziativa, di contribuire a scuotere le coscienze per migliorare la qualità della vita delle persone affette da queste patologie, ed evitare che in futuro si possa ancora parlare di malattie trascurate».

Mossa da mera curiosità e passione per la vita e la libertà, invece, la giovane Nikki Misurelli, nota anche come Alaska Moto Girl, una motociclista trentenne giramondo che, in sella alla sua Honda CBR600RR, ha compiuto viaggi grandiosi, l’ultimo dall’Alaska a Panama attraverso nove Paesi in sei mesi: «Ora che la mia moto mi ha portato fino in Europa, il mio obiettivo è viaggiare per scoprirne ogni Paese, per poi proseguire verso il Medio Oriente e l’Africa del Nord, fino ad attraversare il mondo intero. Non ho un percorso esatto, il mio itinerario è aperto a opportunità spontanee e casuali. Viaggiare non è sempre facile, ma ho scoperto che mi fortifica fisicamente e mentalmente, permettendomi di imparare di più su di me e sulle culture che incontro».

L’Agnellotreffen soddisfa la ricerca affannosa di freddo, neve e temperature rigide di una precisa razza di motociclisti, i radunisti invernali, che migrano verso nord sfidando le intemperie per congiungersi con chi vive la moto con il loro stesso spirito temerario. Che lo si faccia per bisogno di evasione, ricordare i periodi della giovinezza, o semplicemente per poter dire io c’ero, senza dubbio non è una manifestazione adatta a tutti. Bisogna essere disposti a intraprendere un viaggio in condizioni meteorologiche avverse, munirsi di un grande spirito di adattamento, e trascorrere le gelide ore notturne al riparo solamente di una tenda. Ma il mattino seguente, ci si sveglia con la consapevolezza inestimabile di aver dimostrato a se stessi di aver vinto la scommessa.

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