«Se fai le vacanze in motocicletta le cose assumono un aspetto completamente diverso». Basta questa frase a riconoscere Robert M. Pirsig, scrittore e filosofo statunitense scomparso il 24 aprile a ottantotto anni, autore di un grande classico della filosofia popolare.
Il suo celeberrimo romanzo Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta fu respinto da centoventuno editori prima di essere stampato nel 1974 da William Morrow e diventare, poi, un bestseller. L’opera è una sorta di autobiografia di un viaggio, a metà fra il reale e il metaforico, in cui l’autore e il figlio Chris attraversano gli Stati Uniti in moto dal Minnesota alla California, e nelle cui pagine si delinea gradualmente la storia personale dell’autore, problematica e segnata e dall’esperienza dell’elettroshock.
Ex studente di filosofia e viaggiatore appassionato, Pirsig pubblicò, vent’anni dopo, il seguito della storia nell’opera Lila: un’indagine sulla morale e nei suoi romanzi riuscì a tradurre, attraverso la scrittura, la ricerca di quella che definiva la Metafisica della qualità.