L’ultima arrivata in Casa Alfa Romeo è Giulia, una supercar elegante e sportiva, tecnologica e sicura. Un prodotto di eccellenza degno del miglior Made in Italy
La ami. E da quanto la ami ogni tanto ti fa pure incazzare, perché da Alfa Romeo uno si aspetta tanto, tantissimo. Sempre e da sempre. E con la nuova Giulia non si smentisce.
Poche Case automobilistiche al mondo riescono a suscitare emozioni nelle persone solo nominandole. Alfa Romeo è una di queste: dal 1910 lo spirito sportivo ha sempre fatto parte del suo dna.
Orgoglio italiano
La prova si ha al museo di Alfa Romeo di Arese: farsi un giro lì è da lacrima sul volto e sul cuore. Dalla Zagato, meccanica emozionale pura, alla 164 (la prima a trazione anteriore); fino ad arrivare alle auto da Formula Uno, campioni del mondo nelle prime due edizioni del 1950 e del 1951 (il motivo per cui i veri alfisti sognano un ritorno in F1).
L’eccellenza di Alfa Romeo è sancita anche dal suo ingresso quest’anno in Fondazione Altagamma, fondazione che riunisce le migliori imprese italiane ambasciatrici dell’eccellenza del made in Italy nel mondo. E non è un caso che in questi anni sono nati decine e decine di club Alfa Romeo sparsi per il mondo mentre sui social il brand abbia raggiunto i 3 milioni e rotti di fan su Facebook e più di 600mila follower tra Instagram, Twitter e Google+. Un segno che dimostra come Alfa Romeo stia riuscendo a trasmettere qualcosa in più degli altri.
Segni distintivi
La 4C, per esempio, l’abbiamo guidata sul Passo dello Stelvio. Ha un manubrio rigido, sensazioni da kart, rumore che ti entra dentro e ti fa sussultare. Eravamo lì per l’edizione zero della Stelvio Cup, che prende il nome dall’ultima arrivata: il primo Suv di Alfa Romeo; design pulito, estetica elegante, ma anima profondamente sportiva. D’altronde ogni Alfa Romeo, dal 1910 a oggi, si è sempre distinta per queste tre caratteristiche.
Altri elemento distintivi sono l’aggressivo trilobo (che rende il frontale delle Alfa Romeo subito riconoscibile) e il simbolo introdotto nel 1923 in occasione della vittoria della Targa Florio, il Quadrifoglio, utilizzato per contraddistinguere le vetture più prestazionali.
Tra storia e innovazione
Alfa Romeo si è dimostrata pioniera non solo nello stile delle sue auto ma anche nelle innovazioni tecnologiche. È stata infatti la prima Casa automobilistica a introdurre il variatore di fase, la tecnologia twin spark o i motori diesel commonrail.
Ogni modello Alfa Romeo ha lasciato una traccia nel cuore degli appassionati: dalla sportiva Giulia Sprint di metà anni 60 alle più moderne Brera o Spider, ogni nuovo modello immesso sul mercato era un concentrato di novità in termini stilistici e tecnici. Ma tutto questo non era abbastanza. Per una casa che ha sempre fatto del design, delle corse e delle innovazioni il proprio leitmotiv, era necessario osare sempre di più. Spingendosi dove gli altri non immaginano.
Nel 2013 vede la luce il progetto Skunk Works, un team di designer, ingegneri e tecnici, la cui missione è innovare e rivoluzionare. Dal progetto Skunk Works nasce Giulia Quadrifoglio: una supersportiva. Per molte autorevoli riviste di settore è stata giudicata di livello superiore a tutte le altre concorrenti. Al Nürburgring ha fatto segnare un nuovo tempo record per la sua categoria (7’ 32”).
Innamorati di Giulia
Da questa supercar è nata Giulia, che ha portato effettivamente una rivoluzione nel segmento delle berline con la distribuzione dei pesi 50:50, il ritorno alla trazione posteriore, l’innovativo sistema di sospensioni Alfa Link e la nuova gamma di motori ad alte prestazioni. La tecnologia, qui ai massimi livelli, consente a chi guida Giulia di concentrarsi solo sulla strada, portando così il piacere di guida al primo posto. Per gli ingegneri di Alfa questa caratteristica ha un nome: driving oriented.
Giulia offre di serie su tutte le versioni quattro controlli di sicurezza (FCW, AEB, LDW, IBS) oltre a un sistema di infotainment all’avanguardia, con un display da 6.5” e connettività bluetooth, usb e controlli al volante, il tutto gestibile attraverso l’intuitivo Rotary Pad. Lo stile inconfondibile di Giulia si riconosce nel frontale aggressivo e nel posteriore muscoloso, dalle pinze freno in alluminio ai fari posteriori a led. Giulia è stata creata da sognatori per i sognatori. Come Alfa Romeo.
Il Quadrifoglio, elemento distintivo introdotto nel 1923, è utilizzato per contraddistinguere le Alfa Romeo più prestazionali e sportive.
EVOLUZIONE DELLA SILHOUETTE
Tutto parte dalle forme morbide del dopoguerra. Negli anni 80 si cerca la velocità e le linee secche, taglienti, che donano aerodinamicità. Dieci anni dopo arrivano i motori V6 e turbodiesel, la potenza e anche il comfort. Unico fil rouge, la sportività.
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