Non esiste una moto creata specificamente per affrontare le dune del deserto. Eppure, nei Paesi in cui questo sport è diffuso, si usa qualunque modello per saltare
Questa estate, Desert sled! Si rispolvera tutto, si raschia il barile e alla fine qualcosa di buono da spendere nel marketing salta ancora fuori. Eppure ben poco ancora sappiamo di una cultura motociclistica così affascinante ma così lontana dalla nostra, nonostante le citazioni. Perché alla fine non è che ci sia granché da sapere. Se nasci in California e ti piace andare in moto, facile che ti ritrovi a fare qualche numero tra le dune del deserto dietro casa. E usi quel che ti trovi sotto al culo, senza grandi problemi. Qualsiasi cosa va bene.
Nessuna moto è stata costruita appositamente per le gare nel deserto.
Per cui sotto con le modifiche a Norton, Triumph, BSA, alle prime Sportster, alle due tempi degli anni settanta come Husqvarna, Bultaco, Yamaha.
Insomma, hai in garage una XR750 con le plastiche da flat track? Perfetta! Si va a fare due salti tra le dune. Ok, siamo un po’ sovrappeso ma che vorrà mai dire… Motore che non tradisce mai e telaio robusto, nei primi anni 70 realizzati direttamente da mamma H-D.
Poi arriveranno i telai prodotti da altre case come la J&M. E fioriranno le repliche. Perché, appunto, nulla si inventa e tutto si replica, soprattutto oggi.