Tanti contenuti esclusivi ogni giorno su ridersmagazine.it e un nuovo formato di pregio per la versione cartacea, in edicola e libreria alla fine di ottobre
Editoriale Di Fabio Cormio, foto getty
È stato costantemente con noi fin dallo scorso inverno. Ci ha inseguiti in tempo di lockdown, quando eravamo tappati in casa e persino mentre ci aggiravamo silenti nei corridoi del supermercato, alla ricerca dell’introvabile bustina di lievito. Era lì mentre arrostivamo sotto l’ombrellone e mentre sacramentavamo sommessamente nelle indimenticabili code autostradali da bollino nero. Lui c’era sempre. Lui, il dubbio, quel dubbio divorante. Farlo o non farlo, dare o meno una svolta a Riders, o meglio al modo che ha Riders di arrivare ai lettori? Dubbio importante soprattutto ora che Riders è tornato in seno a Milano Fashion Library, la casa editrice dove risiedeva fino a due anni fa. E allora, era tempo o no di fare lo switch dalla carta al digitale? Alla fine ci siamo dati una risposta e siamo convinti sia la migliore possibile.
Riders ripensa la propria formula e si trasforma: il formato cartaceo diventa un pregiato bookzine di 180 pagine, in edicola (e non solo) ogni tre mesi. Cioè ogni stagione avrà il proprio numero di Riders, che si distinguerà da tutti gli altri magazine – sia motociclistici, sia i cosiddetti maschili – per caratteristiche cartotecniche di livello estremamente alto. Ogni numero sarà un Riders elevato a potenza. Il primo numero del nuovo corso uscirà alla fine di ottobre.
Ma, nel frattempo, il digitale cresce enormemente per importanza e potenza di fuoco: tanti nuovi articoli pubblicati quotidianamente, per una proposta editoriale che resta fedele a quella che ha permesso a Riders di tracciare una linea diversa da ogni altro media. Il focus è quello di sempre: moto, stile, uomini, auto, viaggi. Opinioni forti. Ma – da oggi – anche attenzione al futuro, alla tecnologia che sta al servizio di un mondo che cambia alla svelta.
Ottobre 2020, è “l’anno zero” del nuovo Riders. L’alba di una nuova partenza: il motore è già caldo, dentro la prima e sguardo all’orizzonte.