Pochi e mirati aggiornamenti per le strane della famiglia Ducati. Arriva l’allestimento Nighshift per la Scrambler e due colorazioni per la XDiavel, che guadagna anche 8 CV
di Alfredo Verdicchio
Non ci sono dubbi, il gioiellino 2021 di casa a Bologna è la Multistrada V4, per lei Ducati ha messo dentro tutto quello che ha, creatività, tecnologia, estetica, esperienza, tecnica e ingegno. Ha fatto uno sforzo enorme, così importante da essere arrivata col fiato corto su queste due novità che novità in verità non sono: la XDiavel e la Scrambler Nightshift.
In fondo non sono due moto che necessitano di stravolgimenti, anzi: loro piacciono tanto così come sono e nel loro piccolo, sono uniche nel loro genere e con una personalità così forte da aver dato vita a nuovi filoni.
Tra le due la Nightshift è di certo quella che fa drizzare le antenne, più per il nome stuzzicante che per quel che ha da offrire, visto che tecnicamente non è altri che una “800” Euro5. Anche stilisticamente non è travolgente, le forme sono le stesse di sempre e non ci sono azzardi, anche se i vari elementi sono così ben mixati da rappresentare la somma delle diverse anime Scrambler, da quella cafe racer a quella flat (guarda caso i modelli che escono dalla gamma). Un accenno alla Desert Sled, che per il 2021 richiama gli Anni 80 rilanciando la colorazione blu-bianco-rosso che caratterizzò la Cagiva Elefant.
La hypercruiser, dalla sua, diventa Euro5, guadagna 8 CV e una erogazione ancora più regolare e fruibile. Per il resto è sempre lei, una supernaked bruciasemafori senza i limiti dinamici delle avversarie americane e con un design che ha fatto scuola nel mondo delle sport cruiser. In gamma arrivano due versioni colore, la Dark e la Black Star.