Ferrari, com’è nato il simbolo del Cavallino Rampante

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Il simbolo della Scuderia di Maranello ha le sue origini nell’aviazione. Emblema di coraggio e temerarietà, il Cavallino Rampante era dipinto sulla carlinga del biplano da caccia di Francesco Baracca, intrepido aviatore della I Guerra Mondiale.

Quando, nel 1923, Enzo Ferrari vinse la prima edizione del Gran Premio del Circuito del Savio, la madre di Francesco Baracca, contessa Paolina Biancoli, gli consegnò il simbolo che l’aviatore portava sulla carlinga, dicendogli: «Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna». A partire dal 1932 questo simbolo apparve sulla carrozzeria delle vetture utilizzate dalla Scuderia Ferrari.

L’emblema di Baracca – modificato solo leggermente, con la zampa posteriore destra del cavallino nero sollevata, e con lo sfondo giallo in onore della città di Modena – diventò così il marchio della Ferrari, un brand immediatamente riconoscibile in tutto il mondo, anche dove non ci sono ancora le strade.

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