“La consapevolezza del ruolo che la società e il territorio hanno rivestito nello sviluppo delle due ruote italiane ci ha spinto a immaginare e creare uno strumento che fosse in grado di restituire al territorio ciò che esso ha dato nel tempo alle nostre imprese. Così è nata e opera la Fondazione Italiana per le 2 Ruote con la volontà di creare dei laboratori dove giovani che vivono in condizioni di disagio possono apprendere dei mestieri.”
Queste sono le parole di Alfio Morone, Presidente della Fondazione Italiana per le 2 Ruote.
Impedire la dispersione scolastica e la disoccupazione giovanile è l’impegno e, di riflesso, promuovere la diffusione di una nuova cultura della sicurezza stradale.
I progetti sono due:
- Riorientamento giovani in cerca di occupazione, non inseriti in un percorso di studio o che lo hanno abbandonato.
Tutto ciò sarà possibile grazie l’accademia delle due ruote insieme alla Cooperativa Sociale La Strada. - Riorientamento giovani in concessione di semilibertà che attraverso la formazione potranno avere delle opportunità lavorative future.
Sono attività già svolte lo scorso anno, sempre con l’obiettivo puro e reale di formazione professionale e inserimento lavorativo di giovani in difficoltà. Da non tralasciare il punto sulla sicurezza stradale, un problema che accomuna utenti e produttori di cicli e motocicli.
I passi avanti sono stati molti e le vittime di incidenti sono in costante diminuzione di anno in anno.
Alcuni dati:
Dal 2015 a oggi ben 40 ragazzi sono stati inseriti nel percorso formativo, 17 hanno svolto un tirocinio professionale e 4 sono stati assunti.
Un grazie va a tutte quelle persone disposte a dare una mano e a credere in un cambiamento.
In merito, Alfio Morone afferma:
“Solo con una rete integrata di soggetti che operano con una visione comune saranno possibili interventi efficaci, capaci di attuare quel cambiamento culturale di cui la nostra società, nella quale le nostre imprese sono immerse. Per me essere Presidente della Fondazione Italiana delle 2 Ruote è un onore, una responsabilità e un impegno.”
Un ottimo risultato.
Ecco i ragazzi al lavoro