Gibraltar Race 2017: l’avventura agonistica attraverso l’Europa sta per partire

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C’è chi lo fa con l’ambizione di dominare la classifica, chi con il desiderio di mettersi alla prova, chi semplicemente con l’intenzione di regalarsi un’avventura vera, totalmente al di fuori delle consuete rotte turistiche. Di certo, ciò che spinge a iscriversi alla Gibraltar Race è la voglia di sognare.

Non è necessario essere dei professionisti, non servono premi e riconoscimenti per vivere un sogno. Per quello bastano coraggio, forza di volontà e determinazione, tutte qualità che albergano nell’anima di molti riders. Perché lo scopo della Gibraltar Race è permettere a un motociclista, con delle buone capacità di guida anche in fuoristrada, di cimentarsi in un viaggio molto intenso che ha il sapore di una competizione come la Parigi-Dakar. Gli ingredienti sono molto affascinanti: intensità, difficoltà, navigazione con GPS, e una classifica basata sulla regolarità pura e non sulla velocità.

La Gibraltar Race è riuscita nell’ambiziosa sfida di concretizzare questo sogno in realtà per la prima volta nel 2016, collegando Atene e, per l’appunto, Gibilterra – unico caposaldo che rimarrà invariato in ogni futura edizione. Organizzatore dell’evento è il tour operator cuneese Moto Raid Experience, specializzato in viaggi in moto a carattere d’avventura: «In tanti anni abbiamo acquisito esperienza di una grande quantità di percorsi on e off road in tutto il mondo, constatando che molti di essi si trovano in Europa», ha spiegato Manuel Podetti, ideatore assieme a Rino Fissore e a Claudio Giacosa della competizione. «Spesso noi motociclisti siamo attratti da luoghi dai richiami esotici, ma in quanto a fascino d’avventura il Vecchio Continente non ha nulla da invidiare a quei posti. E poi vuoi mettere partire in pratica da casa, con la stessa moto con cui vai in ufficio?».

Soltanto un anno fa la Gibraltar Race era una novità assoluta, una manifestazione inedita, e ora si presenta al via del 23 giugno come una realtà conosciuta da tanti appassionati di moto e avventura, proprio perché apre il mondo del raid agli amatori, ai tanti possessori di maxi enduro.

Partendo da Burgas, in 14 tappe i piloti attraverseranno Bulgaria, Macedonia, Albania, Italia, Spagna, Francia, Portogallo e infine Gibilterra giungendo il 7 luglio, dopo due settimane di viaggio, a Europa Point, un luogo unico dove si possono vedere l’incontro tra oceano Atlantico e mar Mediterraneo, tra due continenti e tre nazioni. «La navigazione rappresenterà sicuramente un punto critico per i piloti, che dovranno dimostrare abilità nell’interpretare le informazioni del GPS: non c’è roadbook, ma solo l’obbligo di unire i waypoint che abbiamo previsto tracciando le tappe e che forniremo ai partecipanti di giorno in giorno», spiega Giacosa. «Ogni giorno arriveremo in un posto diverso, e anche per noi è una sfida allestire il bivacco e offrire ai piloti la meritata accoglienza. Una novità di quest’anno è l’aggiunta di una giornata di riposo a metà percorso, anche in modo da poter intervenire nel caso qualche moto richiedesse una riparazione».

Altro aspetto interessante, e molto allettante per concorrenti attuali e futuri, riguarda l’itinerario: ogni edizione della gara è, e sarà diversa, per questo l’unico riferimento certo è la meta finale: il 95% delle tracce del 2017 è differente da quello dello scorso anno, dando un motivo in più ai motociclisti per partecipare e per ritornare.

Inoltre, consapevoli che anche le disponibilità di tempo non sono le stesse per tutti, gli organizzatori hanno proposto diverse formule di partecipazione. Si possono percorrere tutti gli oltre 8.000 chilometri di strade e piste, oppure optare per la formula Express, che consente di scegliere una delle due metà del tracciato.

Tra gli iscritti a questa seconda edizione – al momento più di 60 e provenienti da 10 nazioni diverse – anche qualche nome illustre, come gli ex dakariani Helmut Frauwallner, Aldo Winkler e Renato Zocchi, ma anche un rappresentante della nuova generazione: Manuel Lucchese, pilota con alle spalle tre Dakar finite tra cui un podio nella Malles Moto, Campione del Mondo Baja 2012, Vice-Campione del Mondo Rallies Tout Terrain 2012, e diversi titoli nazionali Motorally e Baja.

La Gibraltar Race è un’avventura agonistica, un’esperienza intensa, un viaggio nella natura selvaggia. Un’occasione per immergersi in una sfida dal sapore autentico, e rivivere lo spirito dei grandi raid.

 

Il termine per iscriversi alla gara è fissato per il 15 maggio. Tutte le informazioni sul sito www.gibraltarrace.com

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