Look azzeccato, con indole, sospensioni e freni più sportivi; ruote da 17” e 20 percento di potenza in più. Una nuova bella Harley-Davidson a meno di 9 mila euro. E adesso chissà cosa diranno i detrattori della Street, la più piccola ed economica del listino Harley che in tanti, sin dal suo arrivo nel 2014, avevano denigrato e sminuito dandole della moto indiana, in quanto prodotta nello stabilimento di Bawal.
Vista e provata a Marbella, in una di quelle giornate dal meteo misto di primavera, né calde né fredde (cioè le migliori per andare in moto) la Street Rod 750 attrae più della Street, già solo per il nome, che le dona importanza per l’evidente assonanza con la bruciasemafori V-Rod, anche se con quest’ultima non ha proprio nulla a che fare, tranne l’accusa di mancanza di purezza per via del potente motore concepito in collaborazione con Porsche. Del resto gli Harleysti sono così: tutto o niente (nel senso del dna americano).
La Street Rod è più attraente, ricca, modaiola e ha pure maggior sostanza, in tutti i sensi, prestazioni e qualità di guida comprese. Sgretola due punti fermi del mondo Harley nelle cilindrate entry, ovvero ha il raffreddamento a liquido anziché ad aria e ha sei marce al posto dei canonici cinque rapporti. Il V2 a 60 gradi della Street: 8 valvole (4 per cilindro), ma ha nuove testate, alberi a camme, air box e scarico. Il risultato è un bel 20 percento in più di potenza, circa 60 cavalli, la coppia massima di 65 Nm a 4.000 giri. Gli interventi ciclistici hanno riguardato l’inclinazione del cannotto di sterzo, 27° al posto di 32°; la nuova forcella rovesciata da 43 mm, e gli ammortizzatori al retrotreno con serbatoio separato, la tripletta di dischi freno, tutti da 300 mm (due davanti). Le ruote da 17″ sono dotate di coperture Michelin Scorcher 21 (con un bel posteriore da 160). Unico lato a sfavore di questa indovinato lifting tecnico/estetico è l’aumento del peso totale che si attesta intorno ai 238 chili, con la moto pronta all’uso, benzina compresa.
In sella alla Street Rod ci stanno comodi un po’ tutti, la sella sale un po’ ma con 765 mm da terra rimane a portata di donne e pesi medi. La piega manubrio stile drag bar fa assumere una postura tesa in avanti e piuttosto grintosa, soprattutto se, come giusto che sia, si terranno le braccia flesse durante la guida. Le finiture della moto sono superiori alla Street base, ma i blocchetti elettrici sono ancora piuttosto economici per lo standard Harley.
In compenso, leve e comandi sono più compatti e morbidi da azionare, insomma hanno proporzioni europee. Ho ritrovato un motore dal carattere piacevole che sa essere brillante quando serve. Tutto gira meglio e ci si riesce a divertire non poco pur con passo sostenuto: il nuovo assetto consente anche maggiori angoli di inclinazione, e le nuove quote ciclistiche distinguono la Street Rod per maggior agilità e rigore in curva.
Insomma, si può tirare discretamente senza andare per margherite al primo inserimento di curva. A tal proposito: le gomme regalano buon feeling mentre la frenata richiede energia se si deve rallentare forte. Il cupolino protegge quanto basta fino a velocità Codice e su tratti non troppo lunghi, ma accucciandosi l’aerodinamica migliora.
In due? Mmmh. Sì, ma non per molto, diciamo la soglia del litigio con la seconda a bordo penso si aggiri sull’oretta di viaggio. Che poi… ragazze, meglio farla vostra e guidarsela una Rod. Credetemi.
Harley-Davidson Street Rod 750
Cilindrata: 749 cc
Motore: V2 60° raffreddato ad acqua, 8 valvole
Potenza: 70 cv
Coppia Massima: 65 Nm a 4.000 giri
Prezzo: 8.700 €
Voto: 8
Foto di Gadda/Beylot