Metti un giorno un monopattino sulle strade di Moncalieri, un maschio quarantenne e una pattuglia delle forze dell’ordine. Niente di strano, se non fosse per la velocità di 100 all’ora.
DI CARLO MANDELLI
Tutto normale, in tempi di mobilità agile, mobilità smart, mobilità socio-compatibile e mobilità virus-repellente. Non fosse per il fatto che il monopattino andava a 100 chilometri all’ora e che lo smart-quarantenne è stato fermato e multato per aver superato abbondantemente il limite di velocità fissato in Italia per i monopattini a 25 chilometri all’ora.
La polizia municipale della località torinese ha sequestrato il mezzo, acquistato dal quarantenne online, evidentemente senza troppa attenzione alle specifiche tecniche fuori norma in Italia. Nemmeno la velocità proibitiva a cui era arrivato ha fatto nascere qualche dubbio all’impavido pilota che, secondo quanto riferito sulle pagine della cronaca locale, ha protestato sostenendo che non potevano portargli via il monopattino, costato mille euro. Risultato? Quarantenne a casa in taxi e multato per diverse violazioni del codice della strada, compresa la mancata assicurazione e la mancata immatricolazione del monopattino, per un totale di mille euro.
Come se non bastasse, tutto questo è accaduto nel tanto atteso click day, il giorno in cui accedere al cosiddetto bonus bici pensato dal Governo che comprende agevolazioni per e-bike e, appunto, monopattini. Le cose non sono andate come avrebbero dovuto, visto il sovraccarico della piattaforma realizzata per ottenere il bonus. Uno su tutti: lo Spid (l’identità digitale necessaria per accedere al bonus bici) delle Poste si è bloccato. Riproviamoci e andrà meglio. Forse.