Tradizione e innovazione in stile Moto Guzzi: i cinquant’anni della V7

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Dopo mezzo secolo di grandi successi, Moto Guzzi torna sul mercato con un nuovo modello di V7, il terzo della sua storia. Un mix perfetto di classicità e novità.

La nuova V7 III

Dal 1967 a oggi, la V7 è una delle Moto Guzzi più conosciute e amate. Dopo cinquant’anni e tre modelli diversi resta ancora una leader nel mondo motociclistico. La V7 III si presenta in quattro versioni diverse: Stone (per gli amanti dell’estetica), Special (la più simile a quelle classiche), Racer (la più sportiva) e Anniversario (750 esemplari per celebrare i cinquant’anni dalla prima V7). Ogni modello esalta una caratteristica di Moto Guzzi: dal successo nelle corse della Racer alla storia della Special, passando per l’estetica della Stone.

Specifiche tecniche

La nuova V7 III si presenta con un motore da 744cc per 52CV di potenza. La coppia massima all’albero è di 60Nm a 4.900 giri/minuto. Il raffreddamento è sempre ad aria, freni a disco in acciaio sia all’anteriore che al posteriore. Per quanto riguarda le ruote, cerchi da 18’’ (anteriore) e 17’’ (posteriore) in lega leggera o a raggi, a seconda delle versioni. Alta 1,10 m, lunga 2,18 m e dal serbatoio dalla capacità di 21 litri. Il peso, sempre in base alle versioni, si aggira intorno ai 200 kg.

Le novità

Nonostante l’ossatura sia sempre la stessa e la tradizione giochi un ruolo fondamentale nella V7, sono tante le novità meccaniche e tecnologiche presentate nella III. Una moto più robusta, grazie alla presenza dei collettori di scarico a doppio tubo e delle teste motore più grandi. I corpi iniettori, i fianchetti laterali e la sella presentano un nuovo design, più slanciato ed elegante. Troviamo novità anche per quanto riguarda specchietti, indicatori di direzione e soprattutto strumentazione (singolo quadrante circolare).

Le due novità principali, però, riguardano il telaio e il motore. La ciclistica è stata nettamente migliorata rinforzando il telaio nella parte frontale e introducendo una nuova geometria di sterzo. Oltre a ciò, evidenziamo i nuovi ammortizzatori, il riposizionamento delle pedane (più basse), e la sella più bassa (770mm da terra).

Per quello che riguarda il motore bicilindrico a V trasversale – il celeberrimo Twin Moto Guzzi – si presenta in una terza evoluzione, in versione small block, con le componenti interne interamente rinnovate. Queste novità sono state introdotte al fine di elevare al massimo il piacere di guida e il divertimento su strada. Cambia anche la frizione (monodisco a secco) che garantisce più affidabilità.

Tecnologie in sella

Tante anche le novità tecnologiche: la prima è quella che riguarda la sicurezza, il sistema ABS e MGCT (Moto Guzzi Controllo Trazione) sono stati ampiamente migliorati e sviluppati. Il Traction Control è disinseribile e regolabile su livelli differenti.
L’altra grande novità è la connettività. Nella V7 III è possibile connettere la moto al proprio smartphone, attraverso un’applicazione mobile. Questa funzione è molto interessante per registrare dati di viaggio da poi rivedere, controllare dove sia parcheggiata la moto e, infine, per controllare e gestire il MGCT.

Accessori

Una delle caratteristiche principali delle V7 è il livello di customizzazione. Innumerevoli, infatti, sono gli accessori ufficiali da poter abbinare al modello base. Le varie selle (monoposto, premium, comfort), i portaoggetti (borse, bauletto, portapacchi), il parabrezza, le protezioni, fino a passare alle molle ammortizzatori, le fiancatine in alluminio, e tanto altro. Insomma, se siete appassionati della personalizzazione, potete sbizzarrirvi.

Il mito V7

Il motore bicilindrico a V è figlio della mente di Cesare Carcano, ingegnere che progettò questo motore nel 1961 inizialmente per una Fiat 500. In seguito, nel ’64, saltato l’accordo con Fiat, riuscì a legarsi a Moto Guzzi, e da qui nacque la prima V7 (703,3cc per 40CV). Nel 1967 invece, la moto viene perfezionata da Lino Tonti, che prima ne aumenta cilindrata e potenza (757cc per 45CV), e poi crea modelli per il mercato americano (Ambassador e California). I fiori all’occhiello della V7 sono stati poi integrati al resto della gamma Moto Guzzi, principalmente nella V850 GT, modello che segna il pensionamento della V7 Special. Seguiranno poi la 750S e la 850 California, simboli di un continuo sviluppo e progresso, partendo sempre dalle basi della storica V7.

Testo: Enrico Boiani

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