«Abbiamo passato mesi a fare ricerca nell’archivio personale di abbigliamento militare di Nigel per trovare il pezzo perfetto da re-inventare» dice Sofia Gromark Norinder, Head of Urban Design di Peak Performance.
Si parte da lì, la visione del nostro passato ci fa immaginare un futuro possibile e la storia, sempre, ci arriva addosso tutt’altro che minacciosa. È una base solida per creare qualcosa di nuovo, di diverso.
Ma Peak Performance parla di montagna non di abbigliamento militare.
«Ho sempre avuto una passione per tutte le forze armate britanniche – l’esercito, la marina militare, l’aeronautica militare. Però le pattuglie da sci svedesi che presidiano le montagne mi hanno sempre interessato molto, infatti sono proprio loro la fonte di ispirazione per questa collaborazione» afferma Nigel Cabourn.
Per la prima volta in trent’anni Peak Performance decide di collaborare con un designer, lo stilista inglese Cabourn – molto conosciuto per aver dato nuova linfa al workwear – creando una capsule altamente tecnica, immaginata sia per lo sci che per il contesto urbano.
Per la collezione A/I 2017 creano venti pezzi, unisex, che spaziano dal pesante cappotto in montone ai pantaloni perfetti per sciare, ma non solo.
«Perché oggi – dice Sofia Gromark Norinder – le persone non vogliono solo essere belle – ma vogliono dare sempre più spazio allo stile sportivo nel loro outfit quotidiano ed è per questo che abbiamo deciso di intrecciare questo fenomeno nella creazione della collezione».