Quella volta che… CARLO PERNAT RICORDA
Carlo Pernat racconta un “dietro le quinte” davvero insospettabile. Vi ricordate di Randy Mamola e il circuito di Philip Island?
Dietro ai gran premi del moto-mondiale che durano al massimo un’ora esiste una preparazione di mesi da cui dipende l’esito degli stessi. Racchiudono grande importanza le prove invernali dove prepari la moto e da cui capisci se sei sulla buona strada oppure devi prendere una direzione diversa. Ricordo quando, nel 1998, ero team manager della Cagiva 500 cc; il nostro pilota di riferimento era il grandissimo Randy Mamola, forse uno dei piloti più forti e spettacolari di quel momento storico. Era chiara l’importanza di quell’ingaggio e tutti gli occhi erano puntati su di noi, si trattava di una sfida importantissima.
Nel mese di febbraio andammo a Philip Island per le prime prove e francamente eravamo tutti quanti emozionati. Ci alzammo di mattina presto e Randy incominciò a girare con una grande voglia; tutti noi pendevamo dalle sue labbra, compreso il responsabile tecnico Mascheroni. Incominciammo malissimo rompendo un motore, poi ancora un altro arrivando a una situazione di panico totale.
Una carriera salvata per un pelo
Tutti i tecnici cercavano di capire il perché e l’indomani si ricominciò rompendone un altro di prima mattina. Non si riusciva a venirne a capo; mi venne in mente che il nostro fornitore di benzina la spediva abitualmente dall’Italia. Non ci crederete ma scoprii che ci era stata inviata la benzina della Formula Uno, che naturalmente, faceva grippare i motori.
Feci un casino esagerato. La stessa Casa trovò la soluzione spedendo da Sydney un furgone che viaggiò tutta la notte, e portò la benzina giusta per fare ancora due giorni di prove con grande sollievo dei tecnici che credevano di aver sbagliato tutto. Naturalmente nessuno seppe nulla, neppure la stampa ma, credetemi, lo spavento fu enorme. Non vi dico la faccia di Randy Mamola durante i primi due giorni. Furono sicuramente fra i più brutti della sua fantastica carriera sportiva.
di CARLO PERNAT
30 anni nel motociclismo, manager di Andrea Iannone