Chi ha detto che la terra degli Etruschi può andar fiera solo dell’arte, del paesaggio e dei vini? A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta un pugno di geniali artigiani, poi divenuti imprenditori, sforna una serie di 125 cc capaci di incarnare più di una generazione e di vincere in Italia e in Europa, prima di cedere il passo ai giapponesi.
Su Riders #101, da pagina 116, Giovanni Di Pillo, con le foto di Niccolò Rastrelli, ripercorre l’epoca di Gori, Ancillotti e Beta.