Erede dell’omonimo modello che ha segnato la storia della moto dagli anni Ottanta in poi, Suzuki ha scelto il Salone di Colonia per riproporre lo spirito libero e anticonformista del 1981 con una nuova versione della Katana.
Il progetto parte dalla KataNa 3.0 Concept realizzata da Engines Engineering su disegno dell’italiano Rodolfo Frascoli ed esposta a Eicma 2017.
I tratti scultorei della prima generazione, che sembravano futuristici nel 1981, mantengono oggi un fascino immutato. La rivisitazione fatta da Suzuki fonde stilemi classici e moderni, catturando lo sguardo con dettagli ricercati. Il cupolino ospita un faro a LED e rende un doveroso tributo all’antenata, con una forma che richiama per certi versi la tradizionale spada giapponese che dà il nome alla moto. Anche gli accenti rossi e la sella bicolore che movimenta un codino essenziale, a sua volta con luce a LED, sono un omaggio alla Katana degli anni Ottanta.
Il motore deriva infatti dalla Suzuki GSX-R1000 K5 del 2005, una moto dalle prestazioni eccezionali e capace di ottenere negli anni innumerevoli vittorie in ambito internazionale. Gli ingegneri di Hamamatsu hanno lavorato a lungo su questo quattro cilindri, trovando una messa a punto ideale per un impiego stradale, grazie anche all’adozione di un impianto di scarico 4-in-2-in-1 con un silenziatore nero che punta verso l’alto. La potenza massima è di 150 cv, abbinata a risposte dolci all’acceleratore e a una grande disponibilità di coppia ai bassi e ai medi regimi, per un guida piacevole ed emozionante a qualsiasi andatura.
Le dimensioni contenute del motore hanno permesso di realizzare un telaio in alluminio a doppio trave rigido e molto compatto, che collega in modo diretto il cannotto di sterzo al forcellone. Quest’ultimo è ereditato dalla GSX-R1000 del 2016 e sostiene direttamente il braccetto laterale portatarga, che integra gli indicatori di direzione.
Affilata come una vera katana, questa moto è studiata per tracciare le traiettorie con precisione assoluta, ben supportata da sospensioni di prima qualità. La forcella KYB a steli rovesciati da 43 mm è completamente regolabile, mentre il monoammortizzatore permette di intervenire sul precarico molla e sul freno idraulico in estensione. Le pinze freno anteriori Brembo ad attacco radiale lavorano assieme a un evoluto sistema antibloccaggio ABS Bosch. I suoi dati sulle velocità delle ruote sono utilizzati anche dal controllo elettronico della trazione, che rende più semplice e sicura la gestione della potenza, specie sui fondi a bassa aderenza. Questo dispositivo interviene sull’accensione per modulare l’erogazione della potenza e può essere regolato dal pilota su tre livelli d’intervento oppure disattivato tramite un semplice comando sul blocchetto elettrico sinistro.
Con la nuova Katana, Suzuki forgia dunque una nuova leggenda della strada.