Il rapper Ensi torna sulla scena musicale con un nuovo album dedicato al figlio nato da poco e intitolato V, come Vincent
14 tracce, tre anni di distanza dal tuo ultimo lavoro. Com’è cambiata la tua vita, cosa ha reso speciale questo quinto album e perché lo reputi il tuo lavoro più maturo?
Sono successe tantissime cose, in primis diventare padre. Maturando dal punto di vista umano di conseguenza la mia musica ne ha risentito, intendo positivamente. Ho avuto ispirazioni differenti e tempo per metabolizzare, l’esperienza unita alla voglia di mettermi in gioco mi ha migliorato. Ho avuto anche il supporto di persone di grande talento con una visione in linea con la mia, nel disco c’è una versione 3.0 del mio rap, senza dubbio la più equilibrata fino ad ora.
La scena rap moderna ha visto affacciarsi molti nuovi volti che non sono passati dalla gavetta, cosa pensi al riguardo e, se puoi, ci spieghi cos’è davvero la trap?
La trap in Italia viene considerata una vera e propria corrente di rap. Negli States la sofferenza che ha motivato questo tipo di evoluzione è totalmente differente e con il termine trap non viene identificato un vero sottogenere. In Italia ci piace tanto dare delle etichette. Detto questo, musicalmente ci sono tantissime cose nuove che apprezzo e sono sicuro che alcuni nomi avranno longevità. Di base lamento poca varietà, molti si somigliano parecchio. Tutto molto ben fatto ma, a parte alcuni che hanno davvero stile, alla lunga non fa per me.
Come hai scelto i featuring? E perché li hai scelti per quei pezzi?
Mi sono circondato sempre di persone che stimo e con le quali condivido qualcosa. Dai produttori ai musicisti che sono intervenuti. Tolto Luchè con il quale non avevo ancora collaborato, e il Cile, gli altri sono tutti nomi con cui negli anni mi sono sempre intrecciato. Ogni brano con il featuring è calibrato sull’artista che abbiamo coinvolto, non solo per le tematiche, ma anche a livello musicale.
Un album pieno, che ti sazia nel senso più positivo del termine. Ma quali sono i tuoi pezzi preferiti?
Mamma diceva, In volo, Ribelli senza causa, Vincent.
La V, titolo dell’album, ritorna spesso e ha molti significati tra cui l’ultima traccia Vincent, tuo figlio. Com’è cambiata la tua vita da quando c’è lui? Che tipo di papà sei? E che futuro vorresti per lui?
È cambiata profondamente e credo mi abbia migliorato. Sono molto presente e cerco di impiegare bene il tempo che passo con lui perché so che ci sono parecchi momenti in cui, invece, devo rivolgere la mia concentrazione su altro. In generale mi occupo di tutto, ma il grande merito va alla mamma. Per quanto riguarda il futuro mi sento molto responsabile, viviamo un periodo confuso ma ho grande fiducia, non potrei fare altrimenti.
Se volesse fare il rapper?
Nella canzone dico: puoi essere chi vuoi, sarò contento.
Senti, ma che rapporto hai con il mondo dei motori e con le moto in particolare? Guidi? Qual è la moto dei tuoi sogni?
Sono molto affascinato ma, a parte un Booster, da ragazzino non ho mai avuto mezzi a due ruote. Mi piace la bagger tipo quella di Renegade.
Segui il motorsport?
Non ho mai seguito assiduamente i motori in generale, ma ho amici che li seguono e ogni tanto capita.
Musica e motori vanno spesso di pari passo, negli anni Ottanta era il rock a farla da padrone, perché era la musica che parlava di ribellione, di libertà. Parafrasando il titolo di una famosa serie di Netflix, Rap is the new rock?
Direi che per capacità di trasportare le masse, per quanto sono iconici e influenti oggi i rapper a livello mondiale, per la forza che questa musica ha sul mercato discografico, sulla moda, sul cinema, sul design… per quanto influenzi la politica… il rap ha davvero rivoluzionato tutto negli ultimi anni. Forse ha avuto una forza simile a quella del rock in passato, per questo sì, ma a livello musicale personalmente trovo difficile fare paragoni.
A proposito di Netflix, ti piacciono le serie TV? Quali guardi?
Ho Netflix praticamente da quando è arrivato in Italia, guardo documentari e spettacoli di stand up comedy soprattutto. Come serie TV su Netflix seguo Narcos, per il resto sono un fan di GOT e di Vikings. Guardo anche The 100.
Gomorra ti piace?
Ovviamente.
C’è qualcosa in particolare che ti auguri che cambi pensando al futuro di tuo figlio? Qualcosa che senti che adesso proprio non funziona.
Sarebbe una lista troppo lunga e mi dimenticherei comunque qualcosa.